Dopo aver parlato di due gruppi di musiciste e di una poetessa, oggi vorremmo farvi conoscere Laika.
Laika è una street artist romana di cui non si conosce l’identità. Si presenta infatti con una grande tuta bianca, una parrucca rossa, una maschera neutra e durante le interviste utilizza un distorsore vocale: “Ho deciso di non mostrare mai il mio volto perché non voglio che il mio aspetto fisico influenzi il mio messaggio. L’immagine neutra di un alter ego inventato mi rende libera.”
Laika si definisce “attacchina”, dal momento che usa come supporto delle sue opere dei poster che appende per la città. I suoi primi lavori sono apparsi a Roma nell’estate del 2019.
Nell’ultimo periodo ha realizzato un progetto in Bosnia Erzegovina, legato alla rotta Balcanica; “Ho voluto vedere con i miei occhi quali fossero le condizioni di migliaia di persone bloccate alle porte dell’Europa. Freddo, scarsità di cibo ed acqua e violenza da parte della polizia ogni volta che si prova ad entrare in Croazia: è questa la terribile routine dei migranti sulla Rotta Balcanica. Non c’è nulla di umano nel vivere così.”
Tra i suoi lavori ricordiamo il poster in cui Giulio Regeni abbraccia e rassicura Patrick Zaky e quello per la morte di Gigi Proietti. In occasione dello sgombero del cinema Palazzo di Tor San Lorenzo ha realizzato l’immagine della sindaca Virginia Raggi in tenuta antisommossa: casco, manganello e fascia tricolore.
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